L’Institute è stato preceduto dai lavori del GETS e GNTS, per i futuri dirigenti Rotary e Rotaract, giornate intense e ricche di momenti di confronto, discussione e apprendimento. Ai quali il Board Director Alberto Cecchini ha espresso la propria profonda gratitudine per il loro straordinario impegno e il prezioso contributo offerto.
La giornata di venerdì è iniziata con due seminari partecipatissimi, il Forum sulla pace nel mediterraneo ed il forum sulla Rotary Foundation, nei quali sono stati affrontati rispettivamente i ruoli del Rotary nel prevenire i conflitti e sull’importanza delle donazioni dei rotariani alla Rotary Foundation, e di come questi siano impegnati.
Alle ore 15 ha preso il via ufficialmente il Rotary Institute Rome 2023 – Change means evolution, con la suggestiva cerimonia delle bandiere, prima la sfilata di tutte la Nazioni partecipanti facenti parte delle zone 13, 14, 15, 16, 20B-C, poi la bandiera ed inno della Scozia portata dalla sig.ra McInally, bandiera ed inno d’Italia portata dal BD Cecchini, seguita da quell’Europa portata da Holger Knaack ed infine quella della Rotary orgogliosamente sventolata dal Presidente Internazionale Gordon McInally.
Dopo i saluti istituzionali, l’introduzione ai lavori di Alberto Cecchini, Rotary International Board Director - Convener, Fabio Rossello Chair, Gordon Mclnally Presidente Internazionale del Rotary, Marco Guzzi poeta e filosofo, Gianni di Giovanni Eni China CEO, Paolo Taticchi UCL School of Management e John Hewko CEO e Segretario Generale del Rotary International.
Il nostro attuale periodo è segnato da cambiamenti significativi che hanno profondamente influenzato le nostre comunità. Eventi come la pandemia, i conflitti, i cambiamenti climatici ed i flussi migratori hanno causato e continueranno ad avere delle conseguenze sia a livello locale che internazionale. In un momento in cui il Rotary sta riflettendo sulla ridefinizione del proprio futuro a livello organizzativo, è cruciale sviluppare una consapevolezza del mutamento culturale necessario per comprendere le esigenze della comunità e per anticipare soluzioni.
La tecnologia gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo attuale. In particolare la sua dimensione digitale è essenziale per affrontare le sfide della società moderna. I giovani sono al centro di questo cambiamento, guidando una nuova rivoluzione digitale.
Durante fasi di transizione, l’incertezza culturale aumenta e diventa necessario ridefinire le nostre prospettive individuali e collettive. Questi momenti richiedono un ripensamento dei modelli organizzativi e culturali al fine di affrontare le sfide future. Nel corso degli anni, abbiamo integrato le tecnologie nei processi produttivi, ma spesso senza veramente innovare il sistema del complesso.
“Non è il più forte che sopravvive al cambiamento, ma chi ha la capacità di adattarsi” – Charles Darwin.
Giornata dedicata quindi alle tematiche che riguardano quelli che sono i punti cardini di questo Institute 2023 – Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – Diversità/Equità/Inclusione – Focus sulla salute mentale.
Vari sono stati gli intermezzi, Collettivo Physical Theatre di Leonardo Fumarola, l’orchestra Musicainsieme Librino, insegnanti ed allievi della Angel Dance Academy e Alex Braga che hanno regalato agli ospiti presenti la loro arte.
Seconda intensa giornata del Rotary Institute Rome 2023 di sabato, dove, dopo i saluti ed introduzione dei lavori da parte di Fabio Rossello – Chair, nella mattinata si è posto l’accento su quelli che sono i 4 pilastri del piano di azione del Rotary International: Impact – Reach – Engage – Adapt.
Grazie ai numerosi speackers, da Cristina Bowrman – chef 1 stella Michelin, Michael Sheldrick – Co-Founder Global Citizen, Andrea Belli – Relazioni esterne Gruppo Barilla, Bashar Asfour – Polio Survivor, Paolo Sottocorona – Metereologo, Chiara Cardoletti – Rappresentante Italia dell’Alto Commissario UNCHR, Massimo Pallottino – Caritas Focal Point Advocacy, Brian Rusch – RC for Global Action, Daniele Piervincenzo – Giornalista e tanti altri sono emersi importanti spunti di riflessione per la sessione pomeridiana dove, i partecipanti, divisi in gruppi di discussione per le quattro aree focus, accompagnati dai facilitatori, sono stati protagonisti del workshop, che ha rappresentato una tappa di un percorso più ampio coinvolgendo l’intera comunità rotariana per utilizzare l’intelligenza collettiva al fine di contribuire ad un necessario processo di cambiamento per mantenere la rilevanza dell’organizzazione ed aumentare l’impatto attraverso le sue azioni, aprendoci ad una nuova stagione di creatività culturale che sappia raggiungere un pubblico più ampio e completamente rappresentativo delle comunità in cui operiamo.
Gordon ha ricordato come la presenza all’Institute sia di vitale importanza per il Rotary. In questo momento storico ci sono state consegnate le redini della leadership. Il Rotary offre a persone “d’azione” la possibilità di connettersi e trovare un senso di appartenenza, e tale fellowship ci dona la speranza di poter creare dei cambiamenti che siano duraturi nel tempo. In molte parti del mondo, l’atto di chiedere aiuto, in particolare nell’ambito della salute mentale, viene considerato un atto di debolezza. Ma non vi è nulla di più lontano dalla verità. Vi è coraggio nell’essere vulnerabili e nell’ammettere di non avere tutte le risposte, ricordando infine che il lavoro dei Rotariani ha la capacità di Creare Speranza nel Mondo.
In serata si è tenuto il Gala Dinner in onore del Presidente Internazionale Gordon McInally e della consorte Heather, nella suggestiva cornice del Ninfeo del Museo Etrusco di Villa Giulia, considerata, nella metà dell’Ottocento, “l’ottava meraviglia del mondo“, fu costruita per volontà di Giovanni Maria Ciocchi del Monte, ovvero Papa Giulio III (da cui il nome), il quale la fece costruire tra il 1551 ed il 1555 come residenza suburbana, al di là del Tevere, dove arrivava in barca e dove amava passare allegramente un giorno di riposo alla settimana, Nel 1870 l’edificio venne acquisito dal Regno d’Italia e nel 1889 fu destinato ad accogliere materiale archeologico sulle antichità preromane di popoli come Etruschi ed Italici. Nel 1939 il museo venne interamente dedicato alla civiltà etrusca: oggi, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, noto anche come ETRU, è riconosciuto come uno dei musei etruschi più importanti al mondo, ricco di capolavori come il Sarcofago degli Sposi, l’Apollo di Veio e numerosi reperti della famosa Raccolta Castellani di oreficeria antica.
In netto contrasto, come sottolineato da Alberto Cecchini, con l’edificio più scenografico di Roma – La Nuvola di Fuksas, di straordinario valore artistico caratterizzato da soluzioni innovative, approccio eco-compatibile e materiali tecnologicamente innovativi scelto come sede dell’Institute.
Domenica, il Board Director e Convener dell’Institute di Roma, Alberto Cecchini, ha concluso i lavori con l’elogio dei changemakers.
È stato un seminario innovativo, ricco di spunti motivazionali e idee per una vision futura, analizzando il frutto del workshop, dal quale sono scaturite interessanti proposte per il Rotary del futuro.
Durante la giornata conclusiva, i partecipanti hanno avuto la possibilità di conoscere gli aggiornamenti riguardo la gestione del Rotary Internazionale.
Sono state inoltre condivise notizie sull’avanzamento della campagna di eradicazione della Polio, che rimane una delle priorità del Rotary, ricordando che la nostra Fondazione Rotary svolge un ruolo cruciale in questo impegno e apre una gran quantità di opportunità per accrescere la nostra efficacia e il nostro impatto. Naturalmente, i grandi programmi della Fondazione devono essere sempre sostenuti dalle donazioni. Abbiamo molti progetti per aumentare il nostro impatto e la nostra visibilità. Possiamo farlo solo uniti.
Vorremmo concludere con qualche ringraziamento personale: a Nello Mari che, prima con Giuseppe Frizzi e successivamente con Fernando Damiani, ci hanno individuato come Referenti per il Distretto 2071 permettendoci di partecipare fin da gennaio 2023 ai vari workshop preparativi all’Institute e far parte del gruppo di facilitatori durante la workshop sessions di sabato pomeriggio. Alle Coach Federica Thiene e Stefania Mantovani
Ed infine, non certo per ordine di importanza, al Board Director e Convener - Alberto Cecchini, per la passione che ci ha trasmesso durante questi 9 mesi di preparazione/formazione.
Arrivederci al Rotary Institute Bonn 2024.
Annalisa Toni - Paolo Masi
Referenti D2071