Il Rotary in Italia

Il Distretto 2071 è nato nell’anno 2013/2014 dalla divisione del Distretto 2070, che era considerato uno dei più grandi del mondo per numero di soci.

Ha avuto un Presidente Internazionale, Gian Paolo Lang, (RC Livorno) Presidente del Rotary Internazionale 1956-1957, Vice President International 1954-55, Board Director 1953-54

Ricordiamo altri due soci che hanno avuto importanti incarichi internazionali
Tristano Bolelli, Board Director nel 1965-66 e Vicepresidente Internazionale nel 1966-67 Gennaro Maria Cardinale, Past Director (Direttore del RI per l'annata 2002/2004) and Treasurer del Rotary International.

 

Il Rotary in Italia  - Dalle origini al consolidamento territoriale
Ripercorriamo insieme le tappe salienti della nascita del Rotary in Italia

Il periodo va dal 1923 (anno della nascita del primo Club in Italia) alla nascita nel 1925 della struttura distrettuale italiana impostata su un unico Distretto, al 1971-72, anno in cui il Rotary International fissa le configurazioni territoriali dei Distretti italiani dell’epoca.

Il 19 giugno 1923 viene fondato a Milano il primo Rotary Club Italiano ad opera di uno scozzese, James Henderson, un irlandese, Giulio Culleton, un inglese, Reginald Prince Mountney, ed un gruppo di italiani.L’impegno comune è quello di affermare principi etici e morali nei rapporti interpersonali e professionali, e di essere disponibili ad aiutare gli altri al di sopra del proprio interesse personale, senza distinzione di razza, di religione e di ideologia. Lo sviluppo fu rapido.

Nel 1924 venne costituito il Rotary club di Trieste e nel 1925 vennero fondati nuovi club a Roma, Torino, Napoli, Palermo, Genova, Livorno, Firenze, Venezia, Bergamo, Parma e Cuneo.

Il Distretto 46  del Rotary Internazionale
L’Italia è stato il primo paese dell’Europa continentale ad ottenere il riconoscimento del proprio Distretto (il 46° del Rotary International).
Il 3 febbraio 1925 si tenne a Milano la riunione costitutiva del Distretto con l’intervento delle maggiori autorità rotariane. Primo Governatore Distrettuale fu James Henderson. Il Distretto 46 contava 13 Rotary Club, su tutto il territorio nazionale.
Il Distretto 46 conta 13 Rotary Club, su tutto il territorio nazionale

Nel 1925 venne inoltre costituito il Consiglio Nazionale dei Rotary Club con funzione consultiva a disposizione dei Club.

Il costante sviluppo che aveva consentito al Rotary Italiano di proporsi come capofila del Rotary Europeo, si interruppe il 14 Novembre 1938 quando il Consiglio Nazionale deliberò l’autoscioglimento, invitando i Rotary Club Italiani a cessare ogni attività entro il 31 dicembre successivo.
Nell’Italia chiusa e provinciale dei primi anni Venti il Rotary rappresentò un soffio di modernità, di spregiudicatezza, di ottimismo. 

Nei Club emergono personalità di grande rilievo che contribuiranno a costruire la storia del Rotary italiano sia dal lato morale sia dal lato organizzativo.


1938 - Scioglimento dei Rotary Club italiani

Con il prestigio crebbero anche le difficoltà di convivenza col Fascismo che non poteva accettare i principi di libertà e comprensione internazionale promossi dal Rotary International. Il costante sviluppo che aveva consentito al Rotary Italiano di proporsi come capofila del Rotary Europeo si interruppe il 14 Novembre 1938, quando il Consiglio Nazionale deliberò l’autoscioglimento, invitando i Rotary Club Italiani a cessare ogni attività entro il 31 dicembre successivo, prima dell’intervento dell’autorità, come era successo in Germania e in Austria con Hitler.
Al momento dello scioglimento i 34 Club contano 1.618 soci e comprendono quattro Club che tutt’oggi fanno parte del Distretto 2071: Firenze, Livorno, Pisa e Lucca. 
I Rotariani nel mondo sono oltre 200.000 (200.998) ed i Rotary Club sono 4.714.

1944 - Inizio della ricostituzione dei Rotary Club italiani

Con l’approssimarsi della conclusione della guerra rinacque rapidamente in Italia il movimento rotariano. Le attività vennero riprese con la prima riunione nel 1944, la ricostituzione dei Rotary Club e la fondazione di nuovi club negli anni successivi.
I primi Club a essere ricostituiti furono quelli dell’Italia meridionale, seguendo le tappe della liberazione. Il primogenito della rinascita fu quello di Messina, dove il 18 maggio 1944 si tenne la prima riunione. 

La seconda guerra mondiale ha messo a dura prova i valori umanitari dei Rotariani, che tuttavia rinnovano il loro impegno nei confronti della pace e della fratellanza tra i popoli. Durante una serie d’incontri avvenuti tra il 1943 e il 1945, un gruppo di 49 Rotariani contribuisce a gettare le fondamenta di quella che sarebbe diventata l’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Nel frattempo il Rotary si trovò a dover ricomporre i rapporti con il Vaticano e vi riuscì per merito di un eminente rotariano: Omero Ranelletti, già Presidente del Rotary club di Roma e Governatore del Distretto 46.

Superati i momenti difficili dello scioglimento prima, e dei rapporti con la Chiesa poi, il Rotary italiano si sviluppò con forte impegno e vigore ottenendo credito e fiducia dalla comunità rotariana internazionale fino alla nomina di un proprio socio del Rotary Club di Livorno, Gian Paolo Lang, a Presidente del Rotary Internazionale (1956-1957).
Riconoscimento che il Rotary Italiano ha ottenuto nuovamente con la nomina a Presidente del Rotary Internazionale, per l’anno Rotariano 1999-2000, del Socio del Rotary Club Milano Sud, Carlo Ravizza.

Il 27 Gennaio 1947 muore a Chicago il Fondatore del Rotary, Paul Percival Harris. 300.000 Rotariani in 70 Paesi piangono la sua morte.
In memoria di Paul Harris viene lanciato un piano di Borse di Studio per Laureati, distribuendone 18 per l’anno accademico 1947-48: è il primo Programma a carattere culturale della Fondazione Rotary, programma che prende il nome di Borse di Studio degli Ambasciatori.

1948: Fine della ricostituzione dei Rotary Club italiani
Il 12 febbraio 1948 fu riaperto anche il Club di Roma in una cerimonia significativa che vide la partecipazione di Alcide De Gasperi.
Erano presenti tutti i ventisei Club nel frattempo ricostituiti. Nel territorio nazionale l’anno della rinascita del Club di Roma (il 1948) si chiudeva con 29 Club e 1.406 soci. L’espansione continuò poi ad un ritmo accelerato.

Nel 1949 il Distretto 46 cambia denominazione e diventa Distretto 87, mantenendo la sua estensione su tutto il territorio nazionale. 

Nel 1951 proprio mentre questo pacifico sviluppo si verificava ed il Rotary riapriva i Club nei vecchi centri e ne apriva nei centri nuovi, i rapporti con le Autorità vaticane tornarono ad intorbidirsi. L’ordinata espansione e la vita stessa del Rotary avrebbero potuto essere compromesse.
Il superamento, pressoché definitivo, dei contrasti nei rapporti fra il Rotary e la Chiesa Cattolica, rapporti che già avevano vissuto la crisi degli anni 1928 e 1929 mai del tutto sopita, restituisce la serenità spirituale ai rotariani cattolici.
Nel Distretto 87 i Club sono diventati 70 ed i soci 3.498 

“Il 1952 viene considerato l’Anno della ripresa, di partenza del dopo-guerra. Gli anni precedenti sono meno significativi. In alcune regioni la ripresa è stata rapida in altre più stentata.
Nel 1952 l’assestamento si era verificato. In quell’anno i club erano 79, i rotariani 3.972, più del doppio di quelli iscritti al momento dello scioglimento. La carta geografica rotariana mostrava nel 1952 una grande concentrazione nelle regioni settentrionali. Senza dubbio la minore presenza nelle regioni meridionali, ed anche in quelle centrali, delle categorie imprenditoriali dell’industria, dell’agricoltura, del commercio e, seppure in diversa misura, delle libere professioni costituiva il motivo fondamentale della modesta diffusione del Rotary in confronto alle prospere regioni settentrionali.” 
Il Congresso Internazionale di Città del Messico, decide che lo “Scopo del Rotary” è quello di diffondere l’ideale del servire, inteso come motore e propulsore di ogni attività. Il testo dello “Scopo del Rotary” è definito nei Documenti Costituzionali dell’Associazione ed è riportato nello Statuto del Rotary International e nello Statuto tipo dei Rotary Club. 

Il Presidente Internazionale Herbert J. Taylor, nel 1954, dona al Rotary i diritti d’autore della “Prova delle 4 domande”, breve esposizione di alcuni principi di riferimento, volti alla diffusione ed al rafforzamento di elevate norme etiche nelle relazioni umane, da lui elaborati nel 1932 ed adottati ufficialmente dal Consiglio Centrale del Rotary nel 1943.

1955 1956

   

Nel corso del 1955 il Distretto 87, rimasto immutato per trent’anni nonostante la crescita dei Club, viene suddiviso in quattro Distretti: 87 – 88 – 92 – 93
La struttura territoriale dei quattro Distretti vede:

– il Distretto 87 che comprende l’Italia Nord Occidentale,

– il Distretto 88 che comprende l’Italia Nord Orientale (Emilia Romagna e Triveneto),
– il Distretto 92 che comprende l’Italia Centrale (Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo Molise, Lazio, Sardegna),
– il Distretto 93 che comprende l’Italia del Sud e la Sicilia
I Rotariani nel mondo sono oltre 400.000 (400.933) ed i Rotary Club sono 8.780.

 

Gian Paolo Lang del R.C. Livorno Presidente del Rotary International

“Il prestigio di cui i Club godevano nel mondo internazionale fu sanzionato dalla nomina per l’anno 1956-1957 di un italiano, Gian Paolo Lang alla presidenza del Rotary International. Egli è stato il primo italiano, nella lunga storia del Rotary, a raggiungere questa altissima posizione. Solo nel 1999-00 Carlo Ravizza del RC Milano Sud Ovest diventerà Presidente Internazionale
Già da prima Lang aveva, da par suo, servito il Rotary. Socio del Club di Livorno dal 1936, egli si era dedicato a fondo nel dopo-guerra alla ricostituzione ed alla ripresa di quel Club di cui ha tenuto la presidenza per lungo tempo (1946-48 e 1952-54). Governatore dell’87° Distretto nel 1949-50, è stato chiamato nel 1953 al Board dove rimase due anni (il secondo con la carica di Vice Presidente).” 

 

1957 1958 I quattro Distretti 87 – 88 – 92 – 93 diventano 184 – 186 – 188 – 190. 
Il Rotary International modifica la denominazione dei Distretti italiani pur mantenendone invariati i limiti territoriali. Le nuove denominazioni sono: – il Distretto 87 (Italia Nord Occidentale) diventa Distretto 184; – il Distretto 88 (Italia Nord Orientale, comprendente l’Emilia Romagna insieme con il Triveneto), diventa Distretto 186; – il Distretto 92 (Italia Centrale, comprendente la Toscana insieme con Umbria, Marche, Abruzzo Molise, Lazio e Sardegna), diventa Distretto 188; – il Distretto 93 (Italia del Sud e Sicilia) diventa Distretto 190.

La Fondazione Rotary istituisce il titolo di Paul Harris Fellow (PHF), riconoscimento che viene conferito a persone, rotariane e non, che si siano distinte nel servizio, nella professionalità, nell’impegno. Il riconoscimento implica la donazione alla Fondazione.
Il riconoscimento implica la donazione alla Fondazione Rotary di un contributo di 1.000 $ USA, in linea generale a favore del Fondo Programmi Annuali. 

Nell’aprile del 1959 Papa Giovanni XXIII riceve in Vaticano il Presidente del Rotary International Clifford A. Randall. Sono presenti anche il Past Presidente Internazionale Gian Paolo Lang ed alcuni Governatori dei Distretti Italiani. È questa la prima udienza in assoluto che il Pontefice concede alla più alta Autorità rotariana, un gesto senza precedenti destinato però ad avere seguito negli anni successivi.


Negli anni dal 1960 al 1970 molti sono i nuovi Club ammessi nel distretto 

Negli anni 1960-1964 I Rotariani nel mondo superano i 500.000 (513.059) ed i Rotary Club sono 11.021.
Il Rotary International istituisce l’Interact, un’organizzazione di Club di servizio patrocinati dai Rotary Club per giovani in età di scuola secondaria. Il primo Club Interact viene fondato a Melbourne, Florida, USA.

Il Rotary International decide la costituzione del Distretto 187

A partire dal 1972-73, in base alla decisione del Rotary International, i Club dell’Emilia Romagna, della Repubblica di San Marino e della Toscana escono dai Distretti 186 e 188 e vanno a costituire il nuovo Distretto 187. 

Nel Distretto 187 confluiranno 48 Club, così suddivisi: – 22 Club dell’Emilia Romagna – 1 Club della Repubblica di San Marino – 25 Club della Toscana

Negli anni che vanno dal 1973 al 2010, il Distretto continua a crescere sia come numero di club che come soci.

2011-12  Il Rotary International decide la divisione del Distretto 2070
Nel 2012-2013 i Club sono 105 e contano 66.283 Soci

2013-14 Nascono i due Distretti 2071 e 2072