 
Ho iniziato subito nel mese di luglio le visite del Governatore ai Rotary Club del nostro Distretto, sempre accompagnato da Daniela. Non sapevo cosa aspettarmi né cosa i Club si aspettassero da noi. I Soci desiderano che si parli loro di Rotary, nei tanti modi possibili, dei tanti temi che ci troviamo quasi giornalmente ad affrontare nella nostra Azione Rotariana.
Nel pomeriggio, dopo l’incontro con il Presidente ed il Segretario, ho pensato di riunire intorno a me il Consiglio Direttivo ed i Presidenti di Commissione. Chiunque parla, diventa il facilitatore del gruppo, il suo tema viene affrontato dai presenti e da me ed ognuno dice il suo pensiero. Durante questo dialogo, io inserisco le principali tematiche a cuore del Presidente Internazionale: Francesco Arezzo, nel suo messaggio presidenziale, ci invita a parlare di membership, della PolioPlus e della pace.
La membership (effettivo) è un tema che accende gli animi e porta a riflessioni da parte, praticamente, di tutti i presenti. Io racconto che il Presidente Internazionale, in occasione dell’Assemblea Internazionale di febbraio pronunciò la ormai famosa frase “tornate nei vostri Distretti di appartenenza ed andate a cercare coloro che sono già rotariani, senza ancora sapere di esserlo”, cercare affinità valoriali.
Le persone che sono in sintonia con i nostri 5 Valori Fondamentali (Servizio, Amicizia, Diversità, Integrità, Leadership) sono tutti potenziali rotariani. È necessario spiegare a tutti i Soci del Club che può capitare ad ognuno di noi di incrociare nella vita, persone che mostrino tale affinità e che, in tal caso, sia necessario superare le riserve che portano a non segnalare alla Commissione Effettivo del Club la possibilità di aver individuato un potenziale nuovo Socio. I riscontri che abbiamo sui Soci presentatori ci dicono che, troppo spesso, sono una minoranza coloro che decidono di percorrere questa strada che vuole dire pensare al futuro del Club e, più in grande, al futuro del Rotary International.
Questo è un altro aspetto importante, la consapevolezza di far parte di una Organizzazione di Servizio “Internazionale”. Se non esistesse il Rotary International, non esisterebbero i Rotary Club. Avremmo un altro nome, un’altra storia, un’altra credibilità e affidabilità. Tutti noi siamo parte integrante e determinante di questa storia che parla di “Servire al di sopra di ogni interesse personale” con lo scopo e la finalità di migliorare la qualità di vita delle comunità a noi lontane, a noi vicine e, spesso, di migliorare anche noi stessi.
La scorsa settimana sono stato a Bruxelles per il Summit Europa-Medio Oriente-Africa che, per il presente anno, ha sostituito il tradizionale appuntamento con l’Institute di Zona Europea. Ho potuto verificare in prima persona l’impegno dell’Associazione Rotary (cioè noi tutti) per rompere le barriere e costruire ponti. Ho sentito l’attenzione e le professionalità messe in campo con il desiderio, la volontà e l’impegno di eradicare la poliomielite dal mondo. Mi sono sentito ancora più orgoglioso di essere Rotariano e desidero che anche tutti Voi, attraverso questo scritto, abbiate la percezione che la vostra passione rotariana, anche di poco, sia accresciuta.
 
    